Articolo 230 sono in rosso le modifiche apportate dalla legge n. 120 del 29 luglio 2010.
Educazione stradale
1. Allo scopo di promuovere la formazione dei giovani in materia di comportamento stradale e di sicurezza del traffico e della circolazione, nonché per promuovere ed incentivare l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto, il Ministro dell'istruzione, dell'università' e della ricerca, con proprio decreto, da emanare di concerto con i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dell'interno e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali, avvalendosi dell'Automobile Club d'Italia, predispone appositi programmi, corredati dal relativo piano finanziario, da svolgere come attività obbligatoria nelle scuole di ogni ordine e grado, ivi compresi gli istituti di istruzione artistica e le scuole materne, che concernano la conoscenza dei principi della sicurezza stradale, nonché delle strade, della relativa segnaletica, delle norme generali per la condotta dei veicoli, con particolare riferimento all'uso della bicicletta, e delle regole di comportamento degli utenti, con particolare riferimento all'informazione sui rischi conseguenti all'assunzione di sostanze psicotrope, stupefacenti e di bevande alcoliche.
2.
Il Ministro dell'istruzione, dell'università' e della ricerca, con propria
ordinanza, disciplina le modalità di svolgimento dei predetti programmi nelle
scuole, anche con l'ausilio degli appartenenti ai Corpi di polizia municipale,
nonché di personale esperto appartenente alle predette istituzioni pubbliche e
private; l'ordinanza può prevedere l'istituzione di appositi corsi per i docenti
che collaborano all'attuazione dei programmi stessi. Le spese eventualmente
occorrenti sono reperite nell'ambito degli ordinari stanziamenti di bilancio
delle amministrazioni medesime.
2 bis.
Il Ministro delle infrastrutture e
dei trasporti predispone annualmente un programma informativo sulla sicurezza
stradale, sottoponendolo al parere delle Commissioni parlamentari competenti
alle quali riferisce sui risultati ottenuti.